San Donnino

San Donnino

All’inizio del viale che apre al piazzale del santuario è collocata la cappella dedicata a san Donnino. Il 9 ottobre la Chiesa Cattolica celebra la memoria di san Donnino di Fidenza, martire vissuto nella seconda metà del III secolo in Emilia. Le notizie sulla vita di san Donnino sono scarse e frammentarie. Quel che si sa con sicurezza riguarda il suo martirio avvenuto nei pressi di Fidenza il 9 ottobre dell’anno 299. Secondo la tradizione, san Donnino era ufficiale dell’imperatore Massimiliano. Al seguito dell’imperatore, che era anche un valente condottiero, san Donnino aveva combattuto per diversi anni in vari fronti del continente europeo, soprattutto sul Reno e sul Danubio contro le popolazioni germaniche che tentavano di introdursi nell’impero per saccheggiarne le ricche città.

Nel corso delle sue campagne militari, san Donnino entrò in contatto con alcuni cristiani: anziché denunciarli o ucciderli – come era lecito aspettarsi da un famoso ufficiale della guardia imperiale –  decise di proteggerli, prima mantenendo il silenzio e in seguito avvicinandosi alla loro fede. Poco a poco, san Donnino conobbe anche altri commilitoni di religione cristiana, che gli predicarono la vera Fede e lo introdussero ai sacramenti. San Donnino venne sicuramente battezzato negli anni novanta del III secolo. Pochi anni dopo la sua conversione, venne denunziato da alcuni compagni d’armi, probabilmente invidiosi delle decorazioni che questi aveva conquistato per il suo grande valore in battaglia. San Donnino venne interrogato dai suoi superiori per verificare la sua fede cristiana. Nonostante il suo comandante gli avesse suggerito di mentire per concludere l’inchiesta senza conseguenze, san Donnino proclamò la sua fede cristiana e lasciò l’accampamento dove era acquartierato il suo reparto.

Il comandante della legione ordinò ai soldati di catturare Donnino e di imprigionarlo per sottoporlo al giusto castigo. San Donnino venne bloccato dai suoi antichi compagni d’arme sulle rive del fiume Stirone (una affluente del Taro), nei pressi di Fidenza. Vistosi impossibilitato a guadare il corso d’acqua, san Donnino si dispose a consegnarsi ai suoi antichi commilitoni, che però preferirono evitargli l’umiliazione di un supplizio pubblico e lo decapitarono con un solo fendente. L’iconografia tradizionale rappresenta san Donnino decapitato, mentre regge tra le mani la testa spiccata dal busto.

Il corpo del santo venne sepolto nei pressi di Fidenza. Pochi anni dopo la morte, il corpo di san Donnino venne inumato all’interno alla cattedrale cittadina, in una bara d’argento collocata nella cripta, al di sotto dell’altare maggiore.

È patrono di Fidenza e viene invocato a protezione contro i morsi di vipera e gli attacchi di cani rabbiosi. Inoltre, soprattutto a causa della presenza del suo santuario lungo l’antica Via Francigena, san Donnino è divenuto nel Medioevo uno dei principali protettori di viandanti e pellegrini al fianco di san Bernardo e san Giacomo. Nell’epoca moderna viene invocato anche contro incidenti stradali.